In merito alla crescente preoccupazione dei nostri concittadini riguardo alla eventualità che lo stabilimento Herambiente di Pozzilli possa incenerire rifiuti provenienti dall’Abruzzo e alle continue sollecitazioni che ci giungono per avere chiarimenti a tal proposito, la nostra associazione comunica che sta provvedendo a reperire il testo definitivo approvato dalla conferenza Stato Regioni il 04-02-2016.
La preoccupazione non sta nell’eventualità di incenerire rifiuti provenienti da altre Regioni, cosa che già accade, ma nell’approvazione dell’art. 35 dello Sblocca Italia che potrebbe consentire di fatto all’inceneritore di aumentare i quantitativi da bruciare: se così fosse verrebbe a vanificarsi tutto il lavoro svolto in fase di rilascio di A.I.A. per Herambiente.
Alleghiamo l’unico documento in nostro possesso, che è la versione conosciuta del decreto applicativo dell’art. 35 dello Sblocca Italia- mancano gli allegati che dovrebbero dire come si attivano gli impianti della “rete strategica”-
Il testo definitivo, approvato dalla conferenza Stato Regioni il 4.02.2016, non è ancora conosciuto, è necessario venirne in possesso per capire cosa è stato deciso e quali rischi potrebbero esserci. In ogni caso, come si può leggere nel documento che alleghiamo, l’impianto di Pozzilli è inserito nell’ elenco della Tabella A.
In relazione alle “regole” definite nel decreto in questione, l’impianto di Pozzilli potrà essere destinato ad accogliere rifiuti da altre Regioni, quindi anche dall’Abruzzo. Se questo comporterà un incremento della capacità autorizzata “d’ufficio” è tutto da vedere, cosa certa è il contenuto dell’ ART.6 del decreto :
Articolo 6
(Disposizioni finali)
1. Ai sensi dell’articolo 35, comma 1, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, gli impianti individuati nelle Tabelle A, B e C costituiscono infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale e realizzano un sistema integrato e moderno di gestione di rifiuti urbani e assimilati, garantendo la sicurezza nazionale nell’autosufficienza del ciclo di gestione integrato dei rifiuti, così come richiesto dall’articolo 16 della direttiva 2008/98/CE.
Da esso si evince che gli impianti inseriti nella Tabella A ,B e C( quindi anche l’impianto di Pozzilli) costituiscono infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale. Le aree di “interesse nazionale” sono quelle zone geografiche nelle quali e verso le quali è possibile che l’Autorità Politica decida di intraprendere iniziative, anche di carattere militare, al fine di salvaguardare gli interessi del Paese, eventualmente anche nell’ambito delle organizzazioni internazionali di cui fa parte.
La preoccupazione dei cittadini è più che legittima.
Nell’articolo 35 dello Sblocca Italia non viene fatta alcuna considerazione in merito al danno sanitario che gli inceneritori arrecano al luogo dove insistono, nonostante gli impianti di incenerimento per la normativa Italiana siano classificati come insalubri di classe I e, indipendentemente dalla tecnologia adottata, diano origine a diverse migliaia di inquinanti.
La politica Locale e Regionale continua a sottovalutare il problema ambientale del nostro territorio.A distanza di anni dalla scoperta della diossina nel territorio venafrano tutto è accantonato, sottaciuto e non affrontato con serietà.
I rappresentanti politici Molisani hanno il dovere di guardare in faccia la realtà, di lavorare per risanare le criticità e di produrre prova dello stato delle cose per difendere il territorio da ulteriori eventuali attacchi e violenze. Questa spada di Damocle sulle nostre teste è veramente insopportabile.